Nel contesto attuale di dissesto economico e sociale causato dal COVID-19 e dei rialzi fiscali imminenti in Italia, Spagna o America Latina, molti si chiedono come evitare di fare la fine del capro espiatorio. E se la questione è evitare la tassazione eccessiva senza doversi trasferire in un paese dalla cultura radicalmente differente (da quella latina), Andorra rappresenta senza dubbio una soluzione.

Si immagini, per esempio, quanto risparmierebbe un individuo dal reddito elevato se invece di versare quasi il 50% di tasse nel proprio paese dovesse pagare meno del 10% alle autorità fiscali andorrane. Sorprendente, non è vero?

Ma Andorra cos’è esattamente?

Per i nostri lettori latini che potrebbero non esserne a conoscenza, possiamo parlare di Andorra come di un piccolo paese dei Pirenei, localizzato a meno di tre ore d’auto da Barcellona, e conosciuta tradizionalmente per le località sciistiche, le montagne, le lunghe vie di negozi e i bassi tassi di crimine.

Cionondimeno, la maggiore attrazione del paese è probabilmente la tassazione: non a caso hanno già deciso di trasferirsi nel piccolo paese centinaia di individui dall’alto patrimonio netto, content creator, youtuber, gamer, piloti di Moto GP, giocatori di poker, grandi venditori online, trader, crypto-investitori, ecc.

E cosa rende il suo sistema fiscale è così attraente?

• Aliquota fiscale massima dell’IRPEF al 10%.
• Aliquota fiscale massima dell’IRES al 10%.
• Imposta indiretta (equivalente all’IVA) al 4,5%.
• Non sono previste imposte su immobili, eredità o donazioni.
• Esenzione sui dividendi di origine andorrana*.
• Esenzioni sulla tassa di commercio.
• Le norme internazionali sulla trasparenza fiscale non vengono applicate.
• Gli investimenti immobiliari hanno un tasso imponibile molto basso.
• Il sistema fiscale è basato su di un’economia e su di un esecutivo liberali.

* Ciò significa che in caso si disponga di un’impresa ad Andorra, e avendo già versato la Tassa sulle Società, non sarà necessario pagare nient’altro per quanto riguarda i dividendi.

Sottoscriveremmo tutti per qualcosa di simile nel nostro paese, non è vero?

Andorra è un paradiso fiscale? E dispone di segreto bancario?

Andorra per decenni è stata un paradiso fiscale dotato di segreto bancario, e questo potrebbe ancora rappresentare un’ostacolo per certi clienti ai fini della conformità bancaria. Nonostante questo, Andorra è praticamente scomparsa dalle liste dei paradisi fiscali, grazie al lavoro e alla devozione del paese verso la trasparenza e la cooperazione internazionale.

Di fatto, recentemente (dicembre 2018), Andorra è stata esclusa dalla “lista grigia” dell’OCSE.

L’eliminazione del segreto bancario, il riavvicinamento all’UE, l’esclusione dei regimi fiscali perniciosi e l’adozione del Quadro Inclusivo BEPS, hanno reso Andorra un paese che, nonostante sia ancora presente in alcune liste interne dei paradisi fiscali (specialmente in America Latina), avrà presto un’immagine irreprensibile, grazie in particolare al recente sforzo dell’esecutivo di Xavier Espot.

E come si può risiedere in Andorra?

Attualmente esistono diversi tipi di residenza, suddivisibili principalmente in attivi e passivi.

Il primo, la residenza attiva, richiede di stabilire la propria residenza permanentemente in Andorra e di vivere nel paese per almeno 183 giorni all’anno. Tale permanenza sarà vigilata dalla polizia e il suo espletamento dipenderà dal rinnovo di residenza.

L’unico inconveniente dell’approccio attivo è che per alcuni anni sarà necessario versare un deposito di 15.000 € che sarà restituito al momento dell’espatrio dal paese. Tuttavia, vi è una clausola che consente a certe professioni l’esenzione da questo deposito.

Il secondo caso, la residenza passiva, ha il vantaggio di richiedere la propria presenza nel Principato solamente per 90 giorni all’anno (ovviamente con la possibilità di risiedere ad Andorra anche più a lungo). Le autorità andorrane, al momento, non vigilano su questo requisito.

Tuttavia, questa seconda opzione richiede un deposito di 50.000 € e un investimento di 350,000 €, il che, nonostante possa apparire come una cifra esorbitante, in realtà non rappresenta una grande spesa se confrontata all’opzione corrispondente negli altri paesi europei, ovvero la “golden visa”, dal prezzo molto più elevato.

Questo cambio di residenza è sicuro?

La famiglia Thyssen, i fratelli Espargaró, Maverick Viñales, TheGrefg, Patry Jordan, Natalia Cebrián e una lunga lista di celebrità l’hanno già effettuato… E non abbiamo dubbi che sempre più persone faranno lo stesso, perché vivere a poche ore dalla Spagna o dall’Italia e sbarazzarsi delle tasse eccessive di questi stati rappresenta una vera opportunità.

Ovviamente sarà necessario assicurarsi di avere un avvocato locale che aiuti in tutte le formalità di ingresso, e a seconda della propria attività o situazione personale potrebbe essere richiesta assistenza anche nell’uscita dal proprio paese.

A Relocate&Save crediamo che Andorra sia un’opzione ideale per gli individui ad alto patrimonio netto che vogliano risiedere in un posto tranquillo e sicuro, o per le persone dalla carriera breve o dipendenti da agenti esterni che vogliano approfittare dei loro anni migliori per mettere da parte dei risparmi.

Posso vivere in Andorra se vengo dall’America Latina?

Andorra non fa parte dell’Unione Europea, quindi l’ingresso di latino-americani nel Principato è tanto semplice quanto per i cittadini europei. Il fatto è che si può essere accolti come immigrati o tramite residenza attiva o tramite residenza passiva, per le quali non si dovrebbero incontrare ostacoli.

Sia con la residenza attiva che con la passiva si sarà in grado di muoversi liberamente in Spagna, Portogallo, Francia o Italia. L’importante è assicurarsi di spendere il minimo di 183 giorni all’anno in Andorra.

Come si può compiere il primo passo?

Se si stesse considerando il trasferimento ad Andorra, consigliamo di leggere il report “La guida definitiva per vivere ad Andorra”, completa di tutte le informazioni su tassazione, residenza e società andorrane.

Per qualsiasi altra questione, preghiamo di non esitare a contattarci.